Lock Down 3 Maggio|lock down fino al 3 maggio

lock down 3 maggio|lock down fino a maggio|

Proroga del lokdown fino al 3 maggio prossimo e possibile valutazione da parte del Governo della possibilità di autorizzare poche riaperture mirate, sempre nell’ambito di filiere essenziali. Una “ponderazione”, come è stata chiamata, cioè, dell’elenco delle riaperture e istituzione di un nuovo Comitato di esperti, economisti e industriali, che affiancherà il Comitato tecnico scientifico per mettere a punto una road map, una griglia di regole per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva anche di altri settori della convivenza civile non secondari, a cominciare dai trasporti. E’ questo a quanto apprende l’Adnkronos da fonti presenti al tavolo di palazzo Chigi, il quadro prospettato dal premier Giuseppe Conte a sindacati e imprese.

Al momento non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive, rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e vanificare i risultati che abbiamo ottenuto con le misure messe in atto dal governo”, avrebbe detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte ai governatori, ai rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, collegati in videoconferenza. “Vi anticipo che stiamo già lavorando per la fase 2, per il ripristino delle attività produttive. Per farlo ci avvarremo anche di un pool di esperti che faranno parte di un gruppo di lavoro che dialogherà con il Comitato tecnico scientifico”, ha spiegato il premier a quanto apprende l’Adnkronos.

Coronavirus, lockdown fino al 3 maggio: il nuovo decreto di Conte

Oggi è atteso il nuovo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il contenimento del coronavirus. Il lockdown proseguirà per adesso fino almeno a domenica 3 maggio. Dal giorno dopo, da lunedì 4 maggio, potrebbe allentarsi la stretta per milioni di cittadini costretti a casa, anche se le persone più a rischio e gli anziani dovranno rimanere protetti più a lungo. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico monitoreranno giorno per giorno la curva epidemica. L’obiettivo primario è quello di evitare una seconda ondata di contagi. L’obiettivo secondario, strettamente legato al primo, è di evitare gli esodi tipici dei ponti primaverili. Ecco perché ci sarà una vigilanza massima sugli spostamenti nel weekend di Pasqua.

Il governo dunque ha deciso: la quarantena e il lockdown per l’Italia alle prese con il coronavirus saranno prolungati fino al 3 maggio. La scelta non è ancora stata ufficializzata, ma è diventata ufficiosa giovedì nella videoconferenza che ha messo attorno al tavolo regioni, Anci, Upi (Unione delle province italiane) ed esecutivo. Il governo Conte ha sposato la linea prudente ed è certo che una riapertura troppo affrettata – come più volte sottolineato anche dai medici – significherebbe esporre il Paese a un rischio troppo grosso.

lock down 3 maggio|lock down fino a maggio

Conte però sa di dover fronteggiare il pressing sia interno (soprattutto di Italia viva, infatti assai poco contenta della linea che si sta affermando) che delle imprese per far ripartire la produzione. Confindustria e le associazioni datoriali lo hanno ribadito. E il premier, nell’annunciare la proroga del lockdown, ha voluto rassicurare sul fatto che l’esecutivo è al lavoro per programmare la ‘Fase 2’. Per questo, accogliendo la richiesta che il Partito democratico ripete ormai da giorni, sarà istituita una ‘cabina di regia’ con esperti di industria ed economia e delle parti sociali, che affiancherà il comitato tecnico-scientifico. Un organismo che, coordinato da Palazzo Chigi, dovrà definire tempi e modalità per una progressiva riapertura delle attività, garantendo le condizioni di sicurezza per i lavoratori perché, come ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, la priorità è “mettere in sicurezza la salute degli italiani: con la salute a rischio non c’è economia”.

Questo, dunque, lo scenario dei prossimi venti giorni. Dopo sarà possibile una ripresa, magari ‘differenziata’ per zone sulla base dell’estensione dei contagi, anche se su questo ancora non c’è una linea univoca. Ma per capire per quali settori e con quali modalità si potrà ripartire ci sarà da attende i dati sul procedere della malattia almeno della prossima settimana.

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